la chirurgia implantare e computer guidata moderna si fonda, oltre che da una evoluzione delle geometrie e delle caratteristiche di composizione dell' impianto, dal concetto fondamentale del suo posizionamento da parte del Chirurgo in protesi guidata
ORTODONTICA Dental Medical Center per questa disciplina odontoiatrica si avvale della stretta
collaborazione di due importanti chirurghi orali e maxillo facciali,
ognuno esperto e altamente specializzato in chirurgia avanzata e
implantare.
il
concetto del posizionamento implantare protesicamente guidato, non è solo importante affinché
l'impianto si integri all' osso circostante, ma dovrà supportare la protesi ad esso connessa, sia fissa (corone e
ponti) che rimovibile (overdenture su barra o attacchi a clip), in maniera adeguata, così permettendone il
mantenimento
igienico, il supporto masticatorio e un risultato estetico/funzionale idoneo.
tutto ciò si riflette in
maniera importante sul comfort e la durata della riabilitazione protesica implantare.
grazie alle
nuovissime tecnologie informatiche è ora possibile progettare ed eseguire l'intervento di innesto
degli impianti in tutta sicurezza e con
assoluta precisione e predicibilità dei risultati.
grazie a siffatte nuove tecniche, la chirurgia
implanto/protesica
può essere operata in tempi decisamente ridotti; a volte anche senza scolpire lembi mucosi (cioè
senza incidere le gengive).
conoscendo in fase di progettazione anche la posizione
finale degli
impianti, molto spesso è possibile anche inserire direttamente il manufatto provvisorio avvitandolo agli impianti
appena inseriti in un'unica seduta (protesi a carico immediato).
le fasi della chirurgia computer guidata possono essere riassunte in 4 momenti o fasi:
in questi casi, quando la situazione soggettiva del Paziente lo consente, sarà possibile che nel medesimo giorno dell'intervento il Paziente potrà uscire dallo Studio già con i denti fissati agli impianti e molte volte anche senza punti di sutura da dover rimuovere
Quando vengono a mancare più elementi dentari oltre al danno di tipo estetico bisogna dare
grande
importanza ad un problema di tipo occlusale e alla ridotta efficienza masticatoria. L'utilizzo del cosiddetto
ponte in questi casi risulta inadeguato;
mancando il sostegno delle radici, la capacità masticatoria non può essere ripristinata ed esercitando quindi
tutta la forza sul ponte, i denti di sostegno vanno incontro ad un sovraccarico masticatorio.
L'utilizzo degli impianti in questi casi è in grado di ripristinare l'efficienza masticatoria
originale andando a compensare in maniera artificiale l'assenza del sostegno fornito dalle radici
naturali dei denti. Un altro importante vantaggioè legato alla prevenzione del
riassorbimento osseo.
L'integrità dell'osso alveolare
è data anche dal carico diretto che avviene durante la masticazione; nel caso di mancanza di uno o più denti,
la perdita di carico diretto provoca un'atrofia nell'osso alveolare, cioè una riduzione progressiva proprio
nelle
aree in cui è avvenuta la perdita dei denti. In questi casi l'utilizzo degli impianti permette di
trasferire il carico masticatorio direttamente all'osso circostante mantenendone così intatto
il volume. Nel caso in cui invece sia solo uno il dente da sostituire, l'utilizzo dell'impianto
dentale ha il vantaggio di conservare l'integrità dei denti sani adiacenti. La realizzazione di un ponte
infatti prevede
la fresatura dei denti attigui a quello mancante, perché vengano utilizzati come pilastri per l'ancoraggio
della corona
dentale mancante.
Gli impianti dentali sono realizzati in materiale metallico e la loro intrinseca rottura è un
evento
alquanto raro.
Se viene mantenuto in buone condizioni igieniche un impianto può durare
anche più di vent'anni.
Spesso l'insuccesso implantare è causato dalla perdita del
tessuto che circonda l'impianto dovuta
a condizioni locali, sistemiche o al sovraccarico masticatorio dell'impianto
stesso.
Come avviene
per il dente naturale, in cui i batteri se non rimossi provocano infezione e distruzione dell'osso che
sostiene il dente,
allo stesso modo si verifica la perdita di osso che fornisce sostegno all'impianto se la placca batterica non
viene rimossa
con una corretta igiene dentale.
Condizioni sistemiche come l'osteoporosi, il diabete non
controllato e l'uso
frequente di tabacco ed alcolici possono impedire al corpo di riparare il tessuto osseo e provocare la perdita
prematura
di sostegno per l'impianto.
Da ultimo, la durata nel tempo di un impianto può essere compromessa da
un
sovraccarico strutturale di vario genere. Normalmente il grado di forza con cui i denti partecipano ad
attività come
il mangiare, il deglutire o il parlare, è fisiologico e in assenza di anomalie stimola peraltro la formazione
di tessuto
osseo. Alcune condizioni invece come il digrignamento involontario dei denti (bruxismo) o l'utilizzo eccessivo
di gomme da
masticare può trasformare un carico fisiologico in uno patologico dovuto all'aumento del tempo durante il
quale le
forze masticatorie vengono esercitate. Lo stress emotivo inoltre può alterare la chimica
generale
del corpo provocando una condizione sistemica di indebolimento dei tessuti di sostegno che può portare alla
perdita
dell'impianto stesso.
Come per i denti naturali, è consigliato di non utilizzarli come utensili; l'impianto e la corona
sovrastante, anche se molto resistenti, possono fratturarsi a seguito di un trauma.
Anche il digrignamento involontario (bruxismo) è un'abitudine nociva sia per i denti naturali che per le
corone avvitate
sugli impianti; in queste condizioni viene raccomandato di portare il bite ogni
notte.
Anche se i batteri,
a differenza di quanto avviene per i denti naturali, non possono cariare gli impianti, la placca ed il tartaro
possono comprometterne
il sostegno garantito dall'osso che li circonda.
Una corretta igiene orale, sia
domiciliare che professionale
in studio, è indispensabile per il mantenimento nel tempo degli impianti dentali. Va
ricordato anche
che il fumo ha un impatto molto più negativo sugli impianti che sui denti naturali.